L’invasione degli scooter elettrici: il futuro delle città è il monopattino

Li ho provati personalmente. Ed è stato subito amore. Vi racconto tutto (pro e contro).

Torno ora da Parigi.

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Ci vado spesso, ma con intervalli abbastanza lunghi per notare i suoi costanti cambiamenti . Così ogni volta ci sono aspetti innovativi che vivo in primo persona.

Fra le varie cose quest’anno (ma sono arrivati nell’estate del 2018, a Londra anche prima) non ho potuto non essere letteralmente “investito” dall’invasione de Le scooter, che in francese sono i monopattini. Elettrici.

Per lo più (ed è questa la vera notizia) sono sharing, ma a differenza del Velib’ (il servizio di bike sharing parigino, unico) sono divisi in diverse società, soprattutto americane, ognuna con i suoi mezzi, ognuna con la sua app.

Poteva quindi un fanatico del traffico alternativo,  quale il sottoscritto, non mettersi alla prova su questi piccoli gioielli dello spostamento ecologico?

Bird Scooter

Ebbene, ne sono rimasto totalmente sedotto.

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Limes, Bird, Voi, Flash (credo tedesca) . Ce ne sono un mucchio. Perfino troppi. Facilissimi da usare, facili da trovare, utilissimi. App semplici, intuitive, che godono del roaming europeo. Grazie anche i sistemi di pagamento moderni. Sempre più funzionali. Altro che quelle macchinose iscrizioni già con carta di credito anche dei primi bike sharing.

Insomma: il futuro.

Metteteci che Parigi è praticamente tutta piatta, asfaltata quasi ovunque, con ciclabili già perfettamente funzionanti. Occorre altro per capire che si sono completamente impadroniti della città?

Non è un caso che questi skateboard per borghesucci, quali siamo noi tutti, sbarchino dallo Zio Tom. Da quelle parti lo stanno capendo. Il traffico cittadino, quello centrale, delle metropoli popolose non può più appoggiarsi ai vecchi mezzi di spostamento. Parigi ha una metropolitana meravigliosa, taxi, uber, car sharing, bike sharing, motorino sharing, eppure soffoca. Nelle ore di punta, nonostante una viabilità, anche urbana, nettamente superiore alle nostre, resta imbottigliata. Sono in troppi. Per non parlare dell’inquinamento.

Così la possibilità di prendere al volo un mezzo leggero, rapido, facile e pulito come il monopattino fa bingo. Non solo. Il suo fascino è che resti in superficie. Ti godi la città. Vai dove vuoi tu. Senza fermate, caschi e segnaletica da rispettare.

Poesia.

Ok, abbiamo elencato i pregi. Affrontiamo anche i contro. Pochi, ma ci sono.

Intanto occorre ovviamente una regolamentazione. Per ora c’è troppa anarchia. Gioiosa e rivoluzionaria, ma anche terribilmente pericolosa. Non essendoci regole gli scooter viaggiano, con una certa velocità, in ogni direzione. Come le biciclette ma più acceleranti. Il fatto è che sono più silenziosi, meno ingombranti e quindi potenzialmente invisibili. Il rischio incidente è alto, sia con gli altri mezzi, sia con i pedoni.

Il casco è consigliato, ma non obbligatorio. Soltanto i maggiorenni che possiedono una patente di guida potranno noleggiare i monopattini. Ma chi controlla? Credo che siano omologati per un singolo viaggiatore, ma ne vedi spesso due, magari con i bambini, perfino in 3.

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Non ci sono postazioni. Così ognuno li lascia dove preferisce. Sempre in teoria non dovresti circolare sui marciapiedi, ma è lì che ne trovi la gran parte. Un sistema geolocalizzante prova a vietare certe zone, ma come da noi per il car sharing viene facilmente aggirato. La qual cosa comporta un bel caos per i pedoni.

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Infine, ma questo per me non è un contro, solo una necessità (almeno iniziale): sono piuttosto cari. Del resto, chi preferisce prendere un mezzo per evitare un paio di km a piedi è giusto che paghi. Salato pure. Diverso è adoperarlo bene. Considerando che ha circa 32 chilometri di autonomia e può viaggiare ad una velocità massima di 24 chilometri all’ora.

Come detto la quasi totalità è ancora sharing, ma sono tanti i parigini che se ne comprano uno privato. Perché ottimizzi la spesa. Infatti da Fnac sono i protagonisti in esposizione.

Ora. Le domande che so vi state facendo da inizio post:

Quando arriveranno in Italia? Che fine farebbero a Roma? Tutti nel Tevere? Come dovrebbe essere per sopportare il manto (?) romano? Come fare per investirci? Come sognare di non perdere anche questo treno?

Francamente sono scettico, anche per colpa dell’attuale stato in cui versa Roma.

Pensate che un tassista francese mi ha detto che ce ne saranno fino a 40mila. Ve lo immaginate qui?

Ma chi lo sa. Il futuro alla fine arriva.

Intanto ecco la nostra storia parigina su instagram, sugli scooter elettrici. come vedete abbiamo fatto davvero “i ritals”…

https://www.instagram.com/stories/highlights/17898686731314641/

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Francia 2019: un anno ricco di eventi, celebrazioni e sorprese

Questo è un anno speciale per la Francia, tra celebrazioni e ricorrenze importanti: scopri quali

Non solo eventi a tema, ma soprattutto diverse ricorrenze che vanno celebrate al meglio: la Francia, in questo 2019 ha tanti assi da giocare e, regione per regione, presenta le sue novità. C’è tutto il tempo, dunque, per cercare un volo low cost e prenotare anche un lungo weekend in questo Paese tanto vicino a noi, quanto ricco di attrazioni, paesaggi e sorprese. Dall’Alsazia, alla Normandia, fino alla Valle della Loira, ogni mese è un ricco calendario carico di appuntamenti per tutti i gusti ed esigenze.

Eventi Francia: cosa non perdere

Alsazia

  • La Festa di Primavera a Colmar: dal 4 al 22 aprile, per il nono anno, la città celebrerà questo periodo con due mercati (di Pasqua e di Primavera) e tre esposizioni con vendita delle creazioni artigianali più belle del luogo e con il Festival di Musica e Cultura, tra concerti jazz e proposte classiche.
  • Slowup sulla Strada dei Vini: il 2 giugno 2019, ricorrerà la settima edizione di questa giornata di festa, sport e gusto con un percorso di 31 km lungo la ciclabile dei vigneti fra Sélestat, Chatenois e Bergheim.

Normandia

  • L’evento più importante, sarà quello del 75esimo anniversario dello sbarco e della battaglia di Normandia. Tutta l’area, dunque, si mobiliterà per ricordare quei momenti storici e, da marzo ad agosto, saranno numerosi gli appuntamenti.. Tra questi ci saranno l’illuminazione della costa con fuochi d’artificio sincronizzati, pic-nic gigante sulla spiaggia di Omana Beach, lancio con il paracadute di centinaia di militari su Sainte-Mère-Eglise e molto altro ancora.
  • Proprio quest’anno, tra l’altro, l’Armada (uno dei più grandi raduni marittimi del mondo), celebrerà i suoi trenta anni con visite guidate, fuochi d’artificio tutte le sere e workshop a tema.

Bretagna

  • Festival Interceltico di Lorient dal 2 all’11 agosto
  • Festival di Fotografia di La Gacilly
  • La Settimana del Golfo 2019, con la decima edizione del raduno biennale di oltre un migliaio di imbarcazioni provenienti da tutta Europa

Centro-Valle della Loira

Qui si festeggiano i 500 anni del Rinascimento e, tra gli altri incontri, ci saranno tre mostre speciali: Bouteille à la Mer/Message in a bottle sui cambiamenti climatici, Le portrait impossible sui ritratti vietati e mascherati dalla storia dell’arte e Il gabinetto di curiosità artigianali. A Bourges, dopo venti anni, arriva una nuovissima versione delle Nuits Lumiere con un rinnovato percorso luminoso.

Altre curiosità da segnare in agenda

  • Bordeaux con la Cité du Vin e un percorso permanente immersivo e sensoriale esteso su tremila metri quadrati e 19 spazi tematici.
  • Nimes, il Museo della Romanità e la mostra temporanea dal titolo”Pompei, storia di un salvataggio”.
  • Festival d’Aix en Provence, dal 3 al 22 luglio: l’appuntamento di opera e musica classica, è stato creato nel 1948 ed è considerato tra i più importanti d’Europa, con un occhio a Mozart.
  • Saint Tropez e la baia di Pampelonne con le sue spiagge mitiche: saranno ridotti gli stabilimenti balneari, per dare più spazio ai litorali e alla loro bellezza.

 

 

 

 

Fuga romantica a Marrakech: San Valentino speciale a La Mamounia

Una vacanza a Marrakech dedicata al relax, ai trattamenti benessere e all’eleganza a La Mamouinia, uno degli hotel più interessanti del mondo

Relax, lusso e bellezza: La Mamounia di Marrakech accoglie il visitatore tra architetture tipiche e atmosfere raffinate che ben si sposano con il contesto orientale del Marocco. Un’occasione speciale per trascorrere anche un semplice lungo weekend, durante il quale perdersi tra i profumi e i colori del souk e la splendida piazza Jemaa el Fna. E tra una passeggiata e l’altra, con tanto di immancabile shopping locale, è tra gli ambienti dell’hotel che si può continuare un soggiorno da favola. Niente di meglio per la festa di San Valentino in arrivo, per un 14 febbraio super romantico magari con qualche trattamento nella Spa, acclamata in tutto il mondo. D’obbligo assaggiare il meglio della cucina del posto, del resto nessun viaggio può dirsi completo se non si conoscono le tradizioni delle massaie tra i fornelli.

Un pacchetto speciale per gli innamorati

Mancano pochi giorni al giorno preferito dalle coppie e con un last minute online si può volare in questa splendida città, scegliendo l’offerta dell’hotel La Mamounia,  con la “Escapade Romantique” che ha inizio con uno speciale welcome in aeroporto e trasferimento privato a bordo di una Jaguar Daimler o di un Range Rover. Nel pacchetto è compreso un soggiorno minimo di 3 notti in camera Deluxe, all’arrivo gli ospiti troveranno una bottiglia di champagne Ruinart Brut, prima di iniziare il tour tra le tante attrazioni dell’albergo. In più, è inclusa una colazione e un pranzo a bordo piscina, presso il ristorante casual Le Pavillon de la Piscine. La Spa è una delle vere sorprese, in particolare con un rituale “Royal Hammam” di 120’ in esclusiva per due. Per cominciare, si parte con l’applicazione del sapone nero, ideale per purificare viso e corpo, per poi procedere con uno scrub delicato e un massaggio tradizionale. Ma non è finita qui: tra le coccole romantiche si può prevedere un cocktail per due alla galleria d’arte del Jardin Majorelle seguito da cena à la carte presso il ristorante L’Italien par Don Alfonso. E, la sera di San Valentino, si cena a lume di candela presso il ristorante Le Français, tra palme, banani e bounganville bianche. Prezzo a partire da 10.385 MAD a notte (circa 920 Eur) per 2 persone in camera Deluxe.

Relax alternativo

Non incluso nel pacchetto ma assolutamente speciale è il trattamento “L’Universe Couple”, una fitness class di coppia guidata da un personal trainer esperto. Alla fine del programma è previsto un momento relax nella Jacuzzi e un cocktail alla frutta. Tutti i giorni dalle 10:00 alle 14:00, a partire da 3000 MAD a coppia (circa 265 Eur).

I segreti de La Mamounia

Dal 2009, anno in cui ha riaperto dopo un’ attenta ristrutturazione guidata dall’interior design Jacques Garcia, l’elegante hotel si presenta con 35 camere, 71 suite (tra cui sei Signature Suites) e tre Riad, ciascuno con tre camere da letto, saloni marocchini e una terrazza privata a cui si aggiunge la piscina. Questo e altri dettagli da scoprire direttamente in loco, lo hanno reso uno degli alberghi più amati al mondo sin dalla sua prima apertura, avvenuta nel lontano 1923.

 

 

 

 

 

Unes-Co: ricostruire la quotidianità nelle affollate mete turistiche

Estate in Carinzia: love mission

Programmiamo il nostro viaggio con i figli in Carinzia, nel sud dell’Austria.

 

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Sono in missione per conto di un demone: le vacanze estive. La soluzione è una fuga in un Eden dove le sadiche pretese dell’Imperatore Agosto non possano soffocarmi.

Userò l’Amore per vincere anche questa sfida. Sarà una Love Mission.

Per questo voglio andare, tornare in Austria, in particolare in Carinzia, terra di pace e rigenerazione, dove non sono mai stato. E ci voglio portare la famiglia.

Mi affido dunque alle mille proposte di Kaernten.at (Carinzia.at), il portale turistico ufficiale, una garanzia.

Vacanze spensierate con i figli sulle tracce del proprio “sapore dell’infanzia”

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Nascondersi in un grande mucchio di fieno o camminare su dolci cime arrotondate. Guardare il sole che tramonta o gustare un semplice pic-nic in riva al lago. Ammirare stambecchi e marmotte in libertà nel loro habitat naturale o semplicemente chiudere gli occhi e tuffarsi dal pontile nelle calde acque di un lago.

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Tutte queste immagini riportano un antico sorriso sul volto e forse risvegliano i ricordi d’infanzia: vivere belle cose insieme ai genitori, sentire la natura sulla pelle, vedere il mondo all’incontrario e vivere un senso di libertà che non ha mai fine.  Proprio questo è il feeling tipico di una vacanza familiare in Carinzia, nel soleggiato sud dell’Austria, in mezzo a un paesaggio naturale incontaminato con laghi balneabili d’acqua pura e potabile e uno scenario alpino che spazia dalle dolci cupole dei Nockberge ai maestosi 3000 degli Alti Tauri. Per le vacanze si alloggia con tutta la famiglia presso albergatori accoglienti, che si sono specializzati nel soddisfare le esigenze di ospiti grandi e piccini. Dalle piccole pensioni alle vacanze in agriturismo e ai “Familienhotel” certificati.

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Si possono provare cose nuove, guardare la mungitura delle mucche o la preparazione del burro in una fattoria, mettere alla prova l’equilibrio con lo stand-up-paddling, tuffarsi in acqua da un albero o cercare i pesci in un ruscello trasparente. A proposito di pesci: avete mai provato a pescarne uno? La Carinzia offre tantissime occasioni per farlo, per esempio con la pesca alpina nel fiume Möll. Gli incontri con gli animali nel land più meridionale d’Austria possono essere estremamente vari e appassionanti. Qui vi aspettano scimmie, aquile, camosci, stambecchi, marmotte e farfalle.

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Sulle tracce del “sapore dell’infanzia”

Aprire il forno a legna e insieme sfornare il pane appena cotto. Raccogliere dolci frutti di bosco. Costruire barchette di carta e farle navigare sul ruscello verso un lungo viaggio. Cose che ci fanno viaggiare indietro nel Tempo. Quando anche noi eravamo bambini. Proprio qui nell’Austria del sud si veniva in vacanza tanti anni fa e oggi si ritorna con piacere insieme ai propri figli, per far rivivere e condividere i ricordi più belli di allora e per costruirne di nuovi. Sul soleggiato versante sud delle Alpi austriache, di nuove idee e occasioni se ne trovano in abbondanza.

Come vengono prodotti il burro e il formaggio? Perché la crosta del formaggio a volte è croccante e a volte è morbida? Quante ci vuole per ottenere del gustoso succo di mele? Con quali erbe si prepara una squisita crema spalmabile alla ricotta? Da dove viene il miele? Domande su domande a cui le vacanze in Carinzia danno risposte complete. Per esempio a Irschen, il paese delle erbe, alla festa del miele a Hermagor, con la preparazione del pane nella valle Lesachtal, alla raccolta delle mele nella valle Lavanttal o presso il caseificio “Schaukäserei” a malga Tressdorfer Alm presso Hermagor. Seguire con tutti i sensi il “sapore dell’infanzia”.

Le numerosissime attrazioni in tutto il land costituiscono un’inesauribile fonte di ricchezza per le vacanze familiari in Carinzia. Più di 100 di queste attrazioni si possono visitare gratuitamente con la tessera Kärnten Card, compresi musei, strade panoramiche, funivie, battelli turistici, parchi acquatici, giardini zoologici e parchi faunistici.

E per finire: chi desidera arricchire le proprie vacanze in Carinzia con una prova di coraggio, può farsi calare con la corda dalla Pyramidenkogel, la torre panoramica in legno più alta del mondo (75 metri). Altrimenti, dopo aver ammirato il panorama incantevole su tutta la Carinzia, si può scendere con l’ascensore oppure con un divertentissimo scivolo coperto.

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Sotto un cielo di stelle… in bivacco oppure in hotel?

In hotel a 5 stelle, in agriturismo o in campeggio, la scelta dell’alloggio soddisfa ogni desiderio. Tra le strutture ricettive più insolite c’è la “Baumhaus” (casa dell’albero) ad Althofen, i bivacchi sul lago Millstätter See, la Sunset-Suite sul lago Wörthersee, le case di terra sul lago Weissensee e le botti “Schlaffässer” a Hermagor.

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Potrei andare avanti per pagine a saccheggiare il meraviglioso ventaglio che mi apre la Carinzia per sedurmi. Ma io sono già conquistato. Da tempo.

Ora è solo il momento di programmare. Per poi aggiornarvi col nostro itinerario ed il resoconto del viaggio da tutti i miei canali social.

Vere storie vere: una mostra fotografica per raccontare le emozioni profonde della vita

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Una galleria di immagini che parla direttamente al cuore, realizzata grazie alla sensibilità artistica (ed emozionale) di otto tra i più grandi fotografi italiani. Tutti gli autori lavorano per il giornale web di viaggi TravelGlobe e con Vere Storie Vere, raccontano la vita in tutte le sue fasi e le sue forme: intense, dolorose ma, soprattutto, reali.  Dal 4 al 10 giugno, alla Casa delle Arti-Spazio Alda Merini, torna una nuova installazione inserita all’interno della Milano Photo Week e non è la prima per la redazione, che lo scorso anno ha presentato 4° Onora la Madre (Terra) che celebrava il Pianeta Blu negli Spazi di Seicentro e MAIO (Museo dell’arte in ostaggio) a Cassina de’ Pecchi.

Il fil rouge sono racconti coinvolgenti e sconvolgenti

Dal matrimonio combinato in Mozambico alla scottante vicenda delle vedove bianche in India, dalla scelta di un giovane italiano di dedicarsi alla pastorizia alla tragedia della perdita della memoria, a causa della demenza. VERE STORIE VERE rivela attimi di vita immortalati per sempre e catturati nel corso di reportage in giro per il mondo. I protagonisti degli scatti sono: Bruno Zanzottera, Vittorio Giannella, Graziano Perotti, Giovanni Tagini, Emanuela Ricci, Fabiola Giuliani, Guglielmo Nicolazzo e Monica Mietitore.

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La formula ricorda quella Word Press Photo: 6 foto per ogni autore, corredate da una breve descrizione del lavoro e una biografia del fotografo. A parlare saranno poi le immagini, in questo caso quella di 8 autori con un totale di 48 lavori con una serie di temi scottanti trattati: dall’ecologia, alla vecchiaia, fino alla solidarietà.

L’inaugurazione della mostra è prevista per il prossimo 4 giugno dalle ore 20 alle 22, mentre il 7 giugno, alle ore 20, gli autori prenderanno parte a una serata di approfondimento, durante la quale racconteranno le loro opere nei dettagli.

 

Italia Travel Awards alla terza edizione: ecco tutte le novità

L’Oscar italiano del Turismo continua a crescere, quest’anno giunge alla sua terza edizione. Per l’occasione si è tenuta in Campidoglio, presso la Sala del Carroccio, una conferenza stampa in presenza dell’Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Adriano Meloni, della dott.ssa Maddalena Scalzini della Direzione Generale del MIBACT e della Presidente XII Commissione Capitolina, Carola Penna.

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Italia Travel Awards 2018 ha in serbo diverse novità e qualche cruciale cambiamento. Ci spiegano tutto le ideatrici del progetto, Roberta D’Amato e Danielle Di Gianvito, che accompagneranno la tanto attesa notte degli Oscar del Turismo per l’assegnazione degli ambiti premi che si terrà giovedì 24 maggio a Roma.

 

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Il cambio di scena più importante è sicuramente quello della location. Sarà infatti il suggestivo  The Church Palace quest’anno ad ospitare la serata finale per l’assegnazione delle preziose statuette e ad accogliere in una cornice prestigiosa le centinaia di ospiti che sempre più numerosi partecipano a questo evento unico ed esclusivo, di rilevanza nazionale.

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Struttura storica del 1948, l’Hotel 4* Superior, nasce come convento e si trasforma in casa per pellegrini, prima di diventare l’albergo lussuoso immerso nel verde che oggi conosciamo.

La serata finale del 24 maggio,  quest’anno sarà più dinamica e agevolerà i momenti di incontro e di networking per gli addetti al settore, senza rinunciare però ai momenti di intrattenimento e di grande spettacolo.

Italia Travel Awards, nato con l’intento di premiare professionalità, competenza e qualità nel settore dei viaggi e del turismo, dopo solo due edizioni è cresciuto sensibilmente ed inizia a vantare numeri importanti grazie soprattutto al costante impegno di tutti coloro che lavorano al progetto: i votanti (Agenti di viaggio, Operatori del settore e Vìaggiatori) ad oggi sono infatti arrivati a 21.477 rispetto ai 6.500 della prima edizione del 2016.

Si è conclusa da poco  la seconda ed ultima fase delle votazioni online che decreterà i vincitori dei premi che saranno svelati solo in occasione della cerimonia finale.

Gli Agenti di Viaggio e Viaggiatori che hanno votato partecipano automaticamente al concorso “RISPONDI&VINCI”: in palio ci sono vacanze esclusive offerte da TUI, che  quest’anno, in qualità di sponsor, mette in palio 8 buoni viaggio (4 buoni per gli agenti di viaggio – 4 buoni per i viaggiatori) per 2 persone ciascuno allo Shoni Bay di Marsa Alam inclusi il volo charter, il trasferimento aeroporto/hotel/aeroporto, i visti e le assicurazione base.

Fra i tanti cambiamenti una certezza: a presentarla ci sarà ancora la bellezza delicata di Roberta Lanfranchi.

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Fra le altre novità, di questa edizione, c’è infine l’importante introduzione del premio “alla migliore esperienza senza barriere”. Iniziativa patrocinata da Parkin Zone onlus, creata e presieduta dal dott. Nicola Modugno, che ha lo scopo di utilizzare le arti e le attività sportive per sviluppare strategie assistenziali e riabilitative per la malattia di Parkinson.

La partecipazione all’assegnazione del premio, è rivolta a tutte le associazioni, gli enti, le istituzioni, i comuni, le regioni ed agli operatori turistici che hanno realizzato iniziative importanti per l’accessibilità ai servizi turistici, permettendo una vacanza senza ostacoli e difficoltà. Assicurare l’accessibilità della ricettività, del trasporto e della mobilità, della ristorazione e di qualsiasi altro servizio vuol dire offrire alle persone che hanno bisogni speciali e alle loro famiglie un ampio grado di autonomia in occasione delle proprie vacanze.

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Le categorie in concorso

Sono  37 i premi della terza edizione. Agenti di viaggio, Operatori del settore e Viaggiatori avranno ognuno le proprie categorie fra cui votare.

Gli Agenti di viaggio verranno invitati ad esprimere le loro preferenze su diverse componenti delle seguenti categorie: Trasporti, Tour Operator, Vettori, Ospitalità, Destinazioni estere, Software turismo, Network, Crociere e Traghetti, Social Media, GDS, Assicurazioni, Associazioni, Progetti di formazione ADV e OTA.

I Viaggiatori premieranno invece: Tour Operator, Compagnia area, Compagnia di crociera, Compagnia di Traghetti, Sito di prenotazione online, Destinazione, Compagnia Ferroviaria, Compagnia di Autonoleggio, Resort, Aeroporto italiano e Regione italiana.

Gli Operatori del settore esprimeranno la loro preferenza su Agente di Viaggio Preferito e Agenzia di Viaggio Preferita.

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Perché amo perdermi a Venezia

Come lasciarsi guidare dalla Bellezza.

Palazzetto Pisani

Facile.

Perdersi a Venezia è facilissimo. Ed è fra le cose che adoro di più de La Serenissima. Sarà perché mi rende altrettanto serenissimo. Come perdersi fra le braccia di una bellissima donna. Un sentimento metafisico. Onirico. Romantico. Estetico.

“Tanto stavolta non ci casco” penso, sapendo di mentire.

Appena scendo dal treno a Santa Lucia e mi avvio rapidamente come un giovane innamorato verso il Canal Grande per aprire il sipario su quello spettacolo e venire investito dall’odore unico di Venezia, capisco che mi perderò. Ancora un volta. L’ennesima.

Ponte degli Scalzi

Occorre essere soli.

Non importa se ho un appuntamento. Se è tardi. Non importa se col vaporetto ci metterei 10 minuti ad arrivare. Chi vi conosce tanto vi aspetta. Al caldo.

I miei piedi prendono automaticamente la direzione di Ponte degli Scalzi, in un cocktail di nostalgia delle cartine che non riuscivi mai a tenere aperte e l’immensa attuale stima per i nostri preziosi amici smartphone geolocalizzanti. Ma è il mio pseudo senso dell’orientamento gestito dalla memoria involontaria a farmi da guida e, sulla base delle mie mille visite, dei miei mille colpi di fulmine, fingo di sapere benissimo dove sto andando*.

(*Tanto che la gente mi ferma per la strada e mi chiede indicazioni, ma questo è un altro discorso, una cosa che mi succede sempre, ovunque nel mondo: io ho la #FacciadaIndicazioni).

Osteria Enoteca Ai Artisti

Poi comincio a fermarmi ad ogni angolo, ogni scorcio, ogni ponticello. Quindi m’infilo da qualche parte, attratto dalle luci di una vetrina, quasi sempre di un bacaro. Luoghi che adoro perché hanno la caratteristica tipica del veneziano. Eleganti e minuscoli, riparati, per non dire nascosti. Tuttavia allegrissimi. Illuminati da quattro candele e quattrocento bottiglie di vino.

Infine comincio a girovagare, sedotto dalla Bellezza e dai sussurri di Venezia. In un attimo mi ritrovo sospeso a guardare un quadro dal vivo. Ad ascoltare quell’immortalità del momento. E i brividi mi attraversano in una catarsi di purificazione.

Istintivamente si è poi portati a seguire il serpente di persone che vanno decise per un certo percorso. Tra loro vi sono quelli che sanno veramente dove stanno andando. Gli ultimi sacri residenti, i resilienti si dovrebbe dire oggi. Gli altri seguono la corrente, come se fossero posseduti. Fino a quando un cartello giallo scuro gli conferma che stanno facendo la scelta giusta. O esattamente sbagliata.

Campiello dei Squelini

“Venezia ha una sua logica”.

L’ho sentito dire da un ragazzo, che camminava con una ragazza (e probabilmente corteggiava…sul velluto). Ed è verissimo. Gli spazi si alternano come in una ritmica poetica. La calle, il ponte, il sottoportego, il campo, il rio, il campiello, la corte, il ramo. Ed ogni volta dopo lo stretto, la vista si allarga, poi curva, si restringe, si riapre. Si specchia.

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Nel frattempo, un albero, un affaccio, una cupola, un palazzo meraviglioso, un campanile, una torre, un piccolo giardino. Il tappeto verde della Laguna serve solo ad apparecchiare lo spettacolo. La scenografia perfetta. Senza mai disordine o confusione, ma rispettando rigorosamente un senso d’armonia estetica altissimo. L’assenza totale del nemico di ogni città (i mezzi a motore con le ruote) fa il resto.

Calle de Mezzo

Perdersi è quindi necessario per “scoprire”. Per ri-trovarsi dinanzi a quello che non ti aspettavi ma che andavi cercando. Nel profondo della tua anima.

Scegliere di fare certe esperienze, poi, in un lunedì sera di metà novembre, o all’alba del giorno non ha eguali. Gli unici rumori che sentirete, saranno quelli dei vostri passi. Perfino a piazza San Marco…

L’Arte per riscoprire una Terra: Irpinia Madre Contemporanea

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Torna l’autunno. E per fortuna tornano anche il calore e i colori del Festival Culturale Irpinia Madre Contemporanea.

Un festival, alla seconda edizione, di valorizzazione artistica, storica e turistica di uno dei territori più suggestivi della Campania.

Contribuire alla comunicazione di un immaginario conforme alle riconosciute potenzialità della terra irpina con un programma integrato di rilevanti appuntamenti che avranno il compito di evidenziare il valore contemporaneo delle molteplici risorse storiche, artistiche, architettoniche, ma anche ambientali, naturali e paesaggistiche che caratterizzano l’Irpinia, in provincia di Avellino.

Imponente la galleria degli ospiti: Eva Cantarella, Pierluigi Battista, Marco Berrini, Nunzio Di Stefano, Marcello Sorgi, Alessandro Rossellini, Mauro Felicori, Maurizio De Giovanni, Simon Gerald Place, Franco Roberti. Tra gli attori, Lina Sastri e Peppe Barra che, con l’originale accompagnamento musicale del Notturno Concertante, daranno vita a emozionanti storytelling, pensati per la valorizzazione di alcune fra le più belle e interessanti tradizioni culturali dell’Irpinia.

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La kermesse

L’edizione 2016 riparte duqnue con la grande polifonia gesualdiana diretta dall’illustre Maestro Marco Berrini e con l’alta formazione musicale, in collaborazione con la scuola londinese diretta da Simon Gerald Place.

Irpinia Madre Contemporanea prende ufficialmente avvio con il patrocinio del Mibact, della Regione Campania e il matronato del Madre, il Museo di arte contemporanea Donnaregina di Napoli.

Il 1° ottobre si è aperto a Gesualdo il Festival con Un viaggio attuale attraverso i miti dell’antica Grecia. Protagonista la storica dell’antichità e dei diritti antichi Eva Cantarella. Il prossimo evento sarà Mio padre era fascista: incontro con Pierluigi Battista il 22 ottobre 2016 a Guardia dei Lombardi: un’occasione per parlare dell’ultima fatica letteraria del giornalista scrittore.

15 appuntamenti organizzati in alcune caratteristiche località dell’Irpinia, dotate di un enorme potenziale turistico e storico. Oltre a quelle appena citate, Teora, sede di una Pinacoteca di arti contemporanee; Torella dei Lombardi, il paese di Sergio Leone, con il suo Castello Ruspoli, Quaglietta, Altavilla Irpina, Nusco, Cairano. A partire da questi comuni, gli itinerari turistici coinvolgeranno alcuni dei luoghi più significativi del territorio irpino.

Ecco il programma completo

Il calendario di appuntamenti (ottobre 2016 – gennaio 2017)

  • Un viaggio attuale attraverso i miti dell’antica Grecia: incontro con Eva Cantarella (1 ottobre 2016 Palazzo Pisapia, Gesualdo)
  • Mio padre era fascista: incontro con Pierluigi Battista (22 ottobre 2016 Chiesa Madre, Guardia dei Lombardi): un’occasione per parlare della sua ultima fatica letteraria, indagando il rapporto del padre con le ideologie fasciste, in completa contrapposizione con il territorio irpino, non particolarmente favorevole a tale concezione politica.
  • L’inarrestabile fortuna del vino Aglianico, incontro con Gaetano Cappelli (28 ottobre 2016 Camera di Commercio, Avellino): un romanzo coinvolgente con una trama intrigante, in cui il nettare degli dei diventa il simbolo di una felicità anelata e inseguita.
  • Concerto diretto da Marco Berrini – Vocalia ConsortLa polifonia di Carlo Gesualdo nella reinvenzione di Marco Berrini (29 ottobre 2016 Chiesa SS. Rosario, Gesualdo): la musica gesualdiana è patrimonio imprescindibile della cultura musicale occidentale, che continua a esercitare un’enorme influenza sulla musica contemporanea. Marco Berrini, tra i massimi esperti della polifonia internazionale, si conferma punto di riferimento per l’insegnamento e l’esecuzione della musica antica. L’evento concertistico, a cavallo tra produzione sacra e madrigalista, coincide con il 450° anno della nascita di Carlo Gesualdo.
  • Mostra internazionale dell’artista Nunzio (Opere scelte) con evento inaugurale (12 novembre 2016 – 30 gennaio 2017 Pinacoteca di Arte Contemporanea, Teora): Nunzio di Stefano, importante firma del panorama artistico contemporaneo, propone in esclusiva per Irpinia Madre Contemporanea alcuni dei suoi lavori più significativi in un’esposizione internazionale. Una sorta di “viaggio narrato” che indaga sulle possibilità espressive e formali della materia e le sue connessioni con lo spazio e la luce, spesso rilette in chiave metaforica. La mostra sarà inaugurata alla presenza del direttore del museo Madre di Napoli Andrea Viliani.
  • Storytelling: “Il marito di Elena”, Lina Sastri con accompagnamento musicale del Notturno Concertante (20 novembre 2016, Palazzo comitale, Altavilla Irpina): Lina Sastri, tra le più autorevoli presenze del panorama artistico nostrano, legge le pagine del celebre romanzo che Giovanni Verga ambientò ad Altavilla Irpina. L’accompagnamento musicale è affidato alle musiche originali, composte per l’occasione, dal Notturno Concertante, affermata band del rock progressive italiano.
  • Colosseo vendesi. Una storia incredibile ma non troppo: incontro con Marcello Sorgi (26 novembre 2016, Palazzo Comitale, Altavilla Irpina): un libro che affronta un tema surreale, ma in grado di far riflettere sul tema attuale dei beni culturali in Italia.
  • Proiezione del film documentario “La Verde Irpinia” (Regia di Remigio del Grosso, 1951) tratto dall’Archivio storico dell’Istituto Luce (Cinema Nuovo, Lioni, 1 dicembre 2016): un commovente viaggio nell’Irpinia del dopoguerra.
  • Irpinia Madre Contemporanea: mostra fotografica a cura di Alessandro Rossellini (2 dicembre 2016 – 30 gennaio 2017 al Castello Ruspoli,  Torella dei Lombardi): l’Irpinia oggi, terra di arte e cultura, vista attraverso gli scatti fotografici di Rossellini. Lo stesso che ha visitato i paesi interessati dal progetto e ne ha raccontato l’essenza più intima. Non mancano i testimonial d’eccezione, come Mario Martone, Enzo Avitabile, Marie Stravinsky, Birger Riis-Jørgensen e Joseph Knowles, tanto per citarne alcuni.
  • La valorizzazione dei Beni culturali per lo sviluppo turistico – incontro con Mauro Felicori (16 dicembre 2016 Castello Ruspoli, Torella dei Lombardi): l’intervento del Direttore della Reggia di Caserta su un tema di fondamentale importanza, ispiratore dell’intera manifestazione.
  • Serenata senza nome: incontro con Maurizio de Giovanni (17 dicembre 2016 Centro storico, Cairano) il giallista napoletano ha vinto diversi premi prestigiosi e ha scelto il festival per parlare del suo ultimo lavoro, creando un ponte con i temi dell’emigrazione e delle serenate o canti d’amore, tra le più affascinanti tradizioni irpine.
  • La Musica Internazionale nella direzione artistica di Simon Gerald Place – O dolorosa gioia/ Sweet, stay awhile (7 gennaio 2017, Centro Storico di Calabritto): direttore del Gesualdo Consort of London, riconosciuto in Europa tra i più importanti interpreti della polifonia vocale antica, Simon Gerald Place presenterà in anteprima mondiale un concerto in cui l’opera del principe madrigalista Carlo Gesualdo sarà affiancata dall’esecuzione di testi musicali di autori coevi e non (da Scipione Stella a Giuseppe Verdi).
  • Notte dei Falò (14-15 gennaio 2017 Centro Storico, Nusco): una tradizione etnica e contadina, rivisitata in chiave moderna in memoria del passato locale. Un appuntamento annuale che rafforza lo spirito di appartenenza della comunità e contemporaneamente si apre al turismo con laboratori enogastronomici, artigianali e musicali.
  • Il contrario della paura: incontro con Franco Roberti (21 gennaio 2017 Palazzo Vescovile, Nusco): il Procuratore Nazionale antimafia terrà una lezione su come combattere quel sentimento che blocca e fomenta il razzismo, la xenofobia e la connivenza.
  • Storytelling: “Sud e magia”, l’interpretazione di Peppe Barra e l’accompagnamento musicale del Notturno Concertante (28 gennaio 2017 Teora)

In occasione degli storytelling saranno organizzate delle visite guidate con navette in partenza da Napoli, in compagnia di testimonial d’eccezione che riveleranno le curiosità del tour.

 

Il Canada non è più lontano con Air Transat

Al via il nuovo volo Roma Vancouver: Air Transat lancia la nuova rotta dal 18 giugno

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Il Canada esercita da sempre un grande fascino, soprattutto per il sottoscritto, forse anche perché sembra da sempre “molto lontano” motivo per cui rimaneva un viaggio da fare preparando con cura lo spostamento (con tutta la famiglia).

Ora però la distanza si accorcia notevolmente. Grazie ai voli diretti sempre più numerosi operati da Air Transat. La compagnia aerea canadese, rappresentata in Italia da Rephouse.

Da pochi giorni Air Transat ha lanciato il volo, in esclusiva per l’Italia, no-Stop, Roma-Vancouver*, molto richiesto dalla clientela. Siamo stati alla presentazione in grande stile all’Ara Pacis.

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La rotta consente di raggiungere direttamente l’Ovest del Canada e la costa del Pacifico, opera una volta alla settimana (il sabato) a tariffe particolarmente vantaggiose, che partono da  500 euro A/R, tasse incluse. Il volo è operato con Airbus A330-200 e 300 (333 Economy – 12 Club).

Tiziana Della Serra, Sales & Marketing Director Air Transat Italia ha dichiarato per l’occasione:

Quest’anno abbiamo introdotto, in esclusiva per l’Italia, il volo non-stop Roma – Vancouver, che dal 18 giugno andrà ad aggiungersi all’ampio operativo dei voli diretti per Montréal e Toronto. Il vettore continua ad investire sull’Italia e questo nuovo volo per Vancouver sottolinea l’importanza fondamentale dello scalo dello scalo della Capitale. Anche quest’anno Air Transat conferma ed amplia le rotte e consolida la sua posizione di compagnia aerea viaggi e vacanze di riferimento per il Canada”.

Fausto Palombelli, Executive Vice President Aviation Marketing Development di Aeroporti di Roma ha aggiunto:

“Siamo onorati di essere al fianco di Air Transat in un giorno così importante. L’apertura del  volo diretto per Vancouver porta a 15 le città direttamente servite tra Fiumicino e il Nord America, e la terza in Canada, durante la stagione estiva. Vancouver diventa, inoltre, la seconda destinazione collegata con Fiumicino della West Coast americana, che rappresenta un’importante area di mercato verso la quale auspichiamo un ulteriore sviluppo. 

Come Aeroporti di Roma siamo fortemente impegnati per elevare la qualità dei servizi. Un effort che è stato riconosciuto anche dalle recenti rilevazioni della Airport Council Association, secondo le quali il Leonardo da Vinci è tra i primi scali europei per indice di soddisfazione dei passeggeri; risultato che ci motiva a proseguire sulla direttrice della qualità”.

Air Transat, vincitrice del premio Skytrax 2015 come miglior vettore nord americano per i viaggi vacanze, offre 12 voli da Roma di cui  6 No-Stop alla volta di Toronto, 5 voli No-Stop per Montréal, ai quali si aggiunge la new entry verso Vancouver.

Tra le altre novità della compagnia spicca l’offerta food completamente rinnovata, con il nuovo menu di bordo “Euro Bistro” con una selezione di sei proposte, offerto sui voli Europa-Canada ai passeggeri di Classe Economica.

La compagnia ha anche introdotto tre nuove app e benefit per rendere il viaggio sempre più confortevole, prima della partenza e durante tutto il volo

Per quanto riguarda il bagaglio, Air Transat consente una generosa franchigia per entrambe le classi: 30 kg (1 solo pezzo) per il bagaglio da stiva e 10 kg per il bagaglio a mano per la classe Economica, 40 kg (2 pezzi da 20 kg ciascuno) per la stiva e 15 kg a mano per la classe Club.

*Per prenotare i voli Air Transat, e tutti i servizi offerti dalla compagnia, è possibile rivolgersi a Rephouse GSA, chiamando il numero dedicato 06 59606512 o scrivendo all’indirizzo  airtransat@rephouse.it