Una installazione che è evocativa di quello che un grande evento storico deve rappresentare. La luce dopo il rischio di finire nelle tenebre. Ecco perché in queste ore, a 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino, la città e la Germania intera festeggiano con 8mila palloncini iridescenti che interessano 15 chilometri a suo tempo occupati dalla linea, reale e non immaginaria, che divideva in due l’area abitativa tedesca. Il clou degli eventi riguarderà domani, perché fu proprio il 9 novembre del 1989 che tutto il mondo ascoltò attraverso la televisione che qualcosa era cambiato e che la Guerra Fredda era giunta alla fine.Quel Muro, finalmente, veniva abbattuto.
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La scia luminosa realizzata da bauderfilm e WHITEvoid, attraversa in queste ore l’area compresa tra Bornholmer Straße e la Porta di Brandeburgo, fino ad arrivare al ponte Oberbaumbrücke sul fiume Sprea. Il centro nevralgico dello spettacolo, però, è previsto per domani quando i palloncini saranno lasciati volare in cielo con un gesto simbolico. Lo stesso che poco più di un mese fa è stato “anticipato” a Roma, grazie ad un incontro speciale organizzato dall’Ente Nazionale Germanico per il Turismo e al quale io stessa ho partecipato.
Non è l’unico appuntamento certo, ma sicuramente il più eclatante in un periodo in cui sono previste proiezioni a tema, mostre, incontri per confrontarsi su un tema delicato come quello che ha reso gli abitanti di una stessa città, forzatamente estranei. Oggi, per fortuna, di quella Berlino resta una ferita che fatica a rimarginarsi, ma una grande speranza per il futuro e i frutti di un impegno durato decenni. Chi parte per questa destinazione, dunque, si trova di fronte ad una metropoli moderna e cosmopolita, dove scegliere tra una rosa infinita di eventi artisti e culturali per tutto l’anno.
In Italia, è l’Ambasciata tedesca a Roma a omaggiare il Paese e la sua data da ricordare con una mostra dal titolo “Il Muro, 25 anni dopo”, mentre a Torino domani, il violoncellista e compositore Giovanni Sollima al Teatro Regio terrà un concerto per rievocare lo stesso giorno del 1989, quanto Mistilav Rostropovich, improvvisò una performance musicale proprio davanti a quel terribile monumento che cominciava a cadere.
Gli occhi comunque sono tutti puntati sui palloncini che domani sera verranno liberati e lasciati volare nel cielo. A farlo saranno una serie di “padrini”, scelti tra le oltre 100 associazioni che fanno parte di progetti legati alla data in questione. Chi ha la fortuna di trovarsi a Berlino in questi giorni, inoltre, può prendere parte a visite guidate organizzate tra i percorsi legati al muro e anche nuovi, accompagnati da guide specializzate in grado di non far perdere al visitatore nessun racconto o scorcio che ha segnato per sempre la storia della Germania e del mondo intero.
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