Amsterdam sempre a caccia di petali
Come vi avevamo promesso torniamo dall’Olanda e dal #tuliptour carichi di immagini e ricordi indelebili. Ad Amsterdam, abbiamo cominciato il nostro “safari floreale”, alla scoperta dei tanti luoghi che sbocciano letteralmente in questo periodo dell’anno.
Zoo Artis
#Olandainfiore è cominciata a Welgelegen, all’interno di quella che una volta era la casa del custode dello Zoo Artis con una passeggiata tra i suoi fiori e con un’introduzione del Prof. Ed de Jong.
Il professore ci ha spiegato come lo sforzo, per l’occasione dei 175 anni dello zoo, sia quello di proporre centinaia di migliaia di bulbi in tutto il parco, senza che si elimini quel clima di autentica natura che lo contraddistingue. Davvero affascinanti le serre dove fiori, piante e animali esotici convivono liberamente e dove, accanto ad un iguana marmorea, abbiamo salutato una scimmia pigmea, la più piccola del mondo.
La cerchia di canali
In battello poi, lungo la cerchia dei canali di Amsterdam, patrimonio mondiale dell’Unesco e di tutti i romantici, abbiamo seguito un percorso per conoscere le informazioni sullo sviluppo e il passaggio dei tulipani. Anche alle banchine, erano proprio loro a darci il benvenuto.
L’Orto Botanico di Amsterdam: un safari floreale tra pane e tulipani
Tappa davvero interessante della giornata è stata infine quella all’Orto Botanico di Amsterdam (Dehortus.nl), uno dei più antichi orti botanici al mondo. Istituito nel 1638, venne trasferito nel 1682, nella sua attuale collocazione. A guidarci la gentilissima Hanneke Schreiber, responsabile del giardino e della collezione.
L’inverno rigido, è stato lungo e duro, solo ora escono allo scoperto i primi fiori, e primi tulipani. Un po’ ritardo rispetto alla media stagionale, ma proprio per questo ancora più desiderati.
La cena presso il biologico ristorante As, situato all’interno di quella che una volta era la cappella di Sint Nicolaas, ci ha permesso poi di conoscere personalmente un modo tutto olandese di assaporare un particolare tipo di fiori che conosciamo bene: i fiori di zucca.
Eccoci al Keukenhof, il parco botanico più grande e più famoso del mondo. Per chi ama la natura ed i fiori (e soprattutto i tulipani) c’è il rischio di rimanere storditi. “Sfogliate” con cautela…
Dopo Amsterdam, saltiamo qualche tappa (di cui parleremo, non vi preoccupate) del nostro #Olandainfiore, per regalarvi subito questa esplosione di fiori. Siamo al Keukenhof. Basterebbe fermarsi qui, e cominciare a guardare le foto, magari annusarle. Si può?
Nei pressi della città di Lisse, nell’Olanda Meridionale, circa 35 km a sud-ovest di Amsterdam, in mezzo ad immensi campi-tappeto di narcisi, giacinti e naturalmente tulipani, sorge questo parco incredibile.
Un po’ di storia
Nel XV secolo ci si andava a caccia. Qui venivano raccolte le erbe aromatiche per la cucina del castello di Jacoba van Beieren, da cui il nome Keukenhof: letteralmente “orto della cucina”. L’attuale parco botanico faceva parte della vasta proprietà terriera del Castello di Teylingen.
Dopo la morte di Jacoba van Beieren, Keukenhof venne comprato da ricche famiglie di mercanti. Il barone e la baronessa Van Pallandt incaricarono gli architetti paesaggisti J.D. e L.P. Zocher (gli autori del Vondelpark, parco pubblico nel centro di Amsterdam) di progettare l’intero giardino che circonda il castello, in stile inglese. Ed ancora oggi, su quella struttura si sviluppa Keukenhof.
La tenuta è ora gestita da una fondazione. Il parco si estende su 32 ettari e comprende 15 km di sentieri. Come potete vedere, è un vero e proprio tripudio di tulipani e giacinti e narcisi in fiore, e di tante altre bulbose. Azalee e orchidee comprese, dai colori incredibili, coltivate nelle gigantesche serre.
Mentre noi passeggiamo beati stanno fiorendo in una volta sola più di 7 milioni di bulbi. Ci sono ben 30 esposizioni floreali, 7 sorprendenti giardini d’ispirazione e 100 meravigliose opere d’arte.
L’effetto è talmente impressionante, che si rischia di rimanere quasi storditi. Una sorta di sindrome floreale. La vivacità dei colori e la reale potenza del profumo della stupefacente capacità della natura di sedurre fa perdere i sensi. La cosa più incredibile, poi, e che all’orizzonte ci sono i campi di fiori a perdita d’occhio. Insomma un sogno ad occhi aperti. Coloratissimo. Il #tuliptour.
FloraHolland: la borsa dei fiori
Abbiamo fatto passare un po’ di giorni, prima di riprendere il nostro viaggio tra i fiori olandesi. Eccoci dunque nell’incredibile FloraHolland. L’asta floreale di Naaldwijk, a pochi chilometri da Amsterdam. FloraHolland è una cooperativa, figlia di una grande fusione tra produttori di piante e fiori olandesi.
Immensa per estensione e copertura con oltre due milioni di metri quadri di installazioni. Al suo interno si svolgono più del 90% dei commerci olandesi di fiori con tutto il mondo. Con 6 succursali, circa 40 aste-orologio ed agenzie nazionali con più di 6000 persone tra dipendenti e collaboratori.
La Wall Street degli steli
Per visitarla nel momento giusto, bisogna alzarsi presto ed entrare insieme ai “mercanti” delle aste. Sembra di essere a Wall-Street, giuro, ma in palio non ci sono titoli e azioni, solo migliaia e migliaia di partite di fiori.
FloraHolland lavora basandosi su domanda ed offerta. Alle sei si apre l’asta. Ogni giorno migliaia di compratori presenti nelle sale dedicate possono valutare i diversi lotti che sfilano e ricavano le informazioni necessarie da uno schermo gigante che ne descrive nome, provenienza, produttore, prezzo di partenza.
In poche ore milioni di fiori e piante entrano in decine di migliaia di transazioni (115000 al giorno), un giro d’affari di quattro milioni di euro all’anno. Quando un compratore effettua il suo acquisto, la partita di merce acquistata, viene portata, mediante servizio di trasporto interno, generalmente entro 1 ora, nello spazio che la fiera riserva ad ogni singolo compratore.
Intorno a noi infatti, il “traffico dei fiori” è impressionante. Mi chiedo come non ci siano ogni giorno, una serie di incidenti stradali con relativi cid da compilare…
Testo e video © By RondoneR & Francesca Spanò & Press News Holland
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